Il Brasile sta affrontando un'acuta emergenza sanitaria a causa di un significativo aumento dei casi di Dengue, con oltre 1,5 milioni di sospetti e 391 morti confermati quest'anno. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha messo in guardia che la prossima pandemia potrebbe essere causata da un'infezione trasmessa dalle zanzare, come la Dengue, Zika o Chikungunya.
Il tasso di incidenza della Dengue in Brasile è attualmente di 757,5 casi ogni 100.000 abitanti, e nove stati hanno dichiarato l'emergenza sanitaria. Questa situazione ha portato il Ministero della Salute italiano a emettere una circolare per gli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf-Sasn), con l'indicazione di controllare i mezzi e le merci in arrivo dai Paesi a rischio.
In Italia, nel 2023, sono stati registrati 362 casi di Dengue, di cui 82 autoctoni, e si prevede un'attenzione particolare per il 2024. La diffusione globale di queste malattie è facilitata dal cambiamento climatico e dalla globalizzazione, che creano condizioni ideali per la proliferazione delle zanzare vettori anche in Europa.
Il governo brasiliano ha stanziato 283 milioni di euro per sostenere gli enti locali nella lotta contro l'epidemia di Dengue e ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per prevenire la diffusione della malattia. Inoltre, è stato approvato il primo vaccino contro la Dengue, sviluppato dall'azienda farmaceutica giapponese Takeda, con le prime dosi distribuite a bambini tra i 10 e gli 11 anni, i più colpiti dalla malattia.
La situazione in Brasile è particolarmente preoccupante, con quasi un milione di casi registrati solo nei primi due mesi del 2024, e un tasso di incidenza che è sceso da 777,6 casi per 100.000 abitanti nel 2023 a 453,3 nel 2024. Il governo ha organizzato per il 2 marzo il D-Day nella lotta contro la Dengue, con la diffusione di un video informativo per contenere l'epidemia.