I bambini dei Fratelli Cristiani ricordano la Giornata della Memoria, obiettivo riuscito

bambini fratelli

In occasione della ”Giornata della memoria” l’olocausto  non vogliono dimenticarlo gli alunni della scuola “San Filippo Neri” i meglio noti “Fratelli Cristiani”  di Massa anche se sono piccoli. La……” cura” si chiama Memoria: chi sa e non dimentica non solo non commette certi crimini, ma soprattutto vigila perché non si ripetano: la Shoah, l’ Olocausto che ha immolato sei milioni di vite sull’altare dell’ideologia più assurda del mondo. C’è una sola razza, quella umana, diceva Albert Einstein. Dunque bambini come sentinelle del mattino perché certe cose non accadano più. Bambini solidali con altri bambini che non ci sono più. 

Come quelli del ghetto di Terezin che durante la seconda guerra mondiale fu il maggior campo di concentramento sul territorio della Cecoslovacchia. Di 15.000 tra neonati, bambini e ragazzi, al termine della guerra, a casa, ne tornarono appena un centinaio. Gli altri presero la strada di Auschwitz e non fecero più ritorno. É sulle poesie e sui disegni di quei giovanissimi martiri che si è svegliato l’interesse delle alunne e degli alunni della classe Quarta (tutor Elisabetta Ferrante) e della classe Quinta (tutor Fr. Alberto Castellani).Suggestionati dalla vasta produzione dei bambini di Terezin anche loro hanno dato libero sfogo alle loro emozioni e al loro estro creativo realizzando disegni e composizioni, in prosa e in poesia. 

Molto gettonata la poesia La farfalla del giovanissimo poeta Pavel Friedmann.“Gialla come una lacrima di sole , quando cade sopra una pietra bianca...quella dell’altra volta fu l’ultima: le farfalle non vivono nel ghetto”. Le due classi hanno visionato con vivo interesse il capolavoro interpretato e diretto da Roberto Benigni, La vita è bella. Hanno molto apprezzato la canzone I nidi degli uccelli del cantautore Paolo Capodacqua:... “Principessa, non ti riconosco. Dove sono i tuoi capelli? - Li han tagliati e gettati nel bosco. E oramai sono nidi d'uccelli". Dalle due classi, al termine della Giornata della Memoria, nell’ampio cortile della scuola, è stata organizzata una rappresentazione alla presenza dei genitori. 

È stato presentato tutto il materiale prodotto, eseguite la canzone Gam gam gam armonizzata dal maestro Ennio Morricone e I nidi degli uccelli di Paolo Capodacqua; in conclusione la recita della Preghiera al Creatore riportata nell’enciclica Fratelli tutti di papa Francesco.La classe Prima (tutor Tiziana Tenace), la Seconda (tutor Rachele Fangano) e la Terza (tutor Chiara Giuntoni) non sono state da meno.  

Hanno ascoltato la storia della Farfalla gialla raccontata dalla senatrice Liliana Segre nel discorso pronunciato all’Europarlamento in occasione dei 75 anni dalla liberazione  del campo di Auschwitz.“Fra quei bambini ce n’è una, della quale non ricordo il nome, che ha disegnato una farfalla gialla che vola sopra i fili spinati. Io non avevo allora le matite colorate e forse non avevo, non ho, la fantasia meravigliosa della bambina di Terezin. Ma spero che la farfalla gialla voli sempre sopra i fili spinati. Questo è il semplicissimo messaggio, da nonna, che io vorrei lasciare ai miei nipoti e a tutti i miei futuri nipoti ideali: che siano in grado di fare la scelta e con la loro responsabilità e con la loro coscienza essere sempre quella farfalla gialla che vola sopra i fili spinati”.I più grandi hanno letto qualche pagina del Diario di Anna Frank, hanno visionato La stella di Andra e Tati; i più piccini invece Va bene se di Isabella Paglia; insieme hanno realizzato dei pannelli con farfalle multiformi e multicolori che volano su un filo spinato, pannelli visionati dai genitori che fugacemente, nell’accompagnare o nel riprendere i loro figli, hanno potuto ammirare i capolavori prodotti dai loro piccoli.

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