Dal mese di dicembre 2023, finalmente, si è registrata una pausa nell'incremento dei tassi di interesse sui mutui in Italia. Questa notizia positiva è stata riportata nel recente Rapporto mensile della Abi. Dopo un aumento a novembre, nel mese successivo il tasso applicato ai nuovi mutui per le famiglie si è attenuato, passando dal 4,50% al 4,42%.
Questo segna il primo calo dopo 24 mesi di continui rialzi, indicando una potenziale inversione di tendenza per i mutui variabili. Tuttavia, è importante chiedersi se questa diminuzione si applica a tutti i mutuatari. Sorprendentemente, a gennaio, alcuni hanno sperimentato un lieve aumento della rata anziché una diminuzione. Ma come è possibile?
Perché da febbraio la rata del mutuo calerà
La risposta risiede in un dettaglio tecnico: il tasso del mutuo è composto da due elementi, gli indici Euribor e lo spread deciso dalla banca. Mentre gli Euribor possono variare, ciò che causa la differenza nelle rate è il metodo con cui le banche considerano questi indici. Alcune banche prendono l'indice alla fine del mese, altre utilizzano la media mensile, mentre altre considerano l'Euribor di metà mese.
Questa mancanza di uniformità spiega perché, a gennaio, alcuni mutuatari non hanno ancora beneficiato della riduzione. Inoltre, il piano di ammortamento dei mutui in Italia segue il metodo "alla francese", che comporta il pagamento della maggior parte degli interessi nei primi anni. Di conseguenza, alcuni mutui più datati potrebbero aver visto un leggero aumento della rata di gennaio a causa di un "naturale" aumento della quota capitale.
Nonostante queste variazioni, ci sono buone notizie in vista per il 2024. Stefano Rossini, AD di MutuiSupermarket.it, suggerisce che, se il trend di riduzione dei tassi continuerà, la stragrande maggioranza dei mutui variabili sperimenterà una riduzione della rata a partire da febbraio, seppur lieve. La speranza è che le manovre di taglio attese dalla Bce possano contribuire ulteriormente a questo trend positivo.
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