Elly Schlein, al momento di decidere sulla sua possibile candidatura alle elezioni europee, discuterà con il suo partito prima di prendere una decisione, nonostante le pressioni provenienti da esponenti del Pd. Fonti dem sottolineano che la scelta di Schlein sarà frutto di un confronto interno al partito. Stefano Bonaccini, in particolare, ha suggerito a Schlein di evitare di candidarsi in più circoscrizioni, definendo tale mossa come un "escamotage" e sottolineando che il Pd non è guidato da un'unica persona.
All'interno del partito, ci sono opinioni contrastanti sulla candidatura di Schlein in tutte le circoscrizioni. Alcuni avvertono che ciò potrebbe sembrare un passo indietro rispetto alla sfida contro Meloni, mentre altri considerano la questione femminile interna al Pd, con diverse esponenti donne, tra cui Pina Picierno, Irene Tinagli ed Elisabetta Gualmini, che ambiscono a una candidatura.
Bonaccini sostiene la battaglia contro il limite dei mandati, appoggiato da esponenti come Vincenzo De Luca. La regola dei mandati, secondo Bonaccini, è un' "anomalia" italiana, e si auspica che Schlein si unisca alla lotta per superarla, permettendo ai cittadini di decidere con il loro voto chi può continuare a servire.