Il nome che portava era Anila, una giovane di soli 26 anni che ha incontrato una morte atroce mentre svolgeva il suo lavoro, senza una ragione apparente.
Anila Grishaj, 26 anni, di origini albanesi, aveva raggiunto il culmine della sua carriera in uno stabilimento di surgelati dell'azienda Bocon a Pieve di Soligo (Treviso), dove lavorava da oltre cinque anni. Ieri è deceduta in modo tragico, schiacciata da un imponente macchinario per l'imballaggio. Il responsabile di questa tragedia è stato un robot pallettizzatore, termine tecnico utilizzato per descrivere la macchina automatizzata per la movimentazione dei pallet contenenti i prodotti.
Il trauma subito è stato estremamente violento. Nonostante i soccorsi immediati dei colleghi, il tentativo di salvare Anila è stato vano; la giovane è spirata praticamente sul colpo. Al momento, non è ancora chiaro se la causa sia stata un guasto dell'apparecchiatura, un malfunzionamento o un errore umano, magari un movimento impreciso dell'operaia. Nel 2023, il numero di incidenti mortali sul lavoro in Italia potrebbe raggiungere la tragica cifra di mille, delineando una realtà di strage quotidiana apparentemente inarrestabile. La procura di Treviso ha avviato un'inchiesta per indagare sulle cause e la dinamica dell'incidente che ha portato alla perdita della vita di Anila Grishaj.
La vicenda ha generato momenti di grande tensione davanti all'azienda. Familiari e amici della vittima, desiderosi di comprendere la dinamica dell'accaduto, sono stati allontanati dai carabinieri a causa delle regole rigide che regolano gli accessi sul luogo di un incidente mortale. Anila Grishaj, diplomata in turismo presso Valdobbiadene, viveva a Vergoman, nella borgata di Miane, insieme ai genitori, alla sorella e a un fratello.
Il cordoglio ha travolto Treviso e ha raggiunto l'Albania, paese d'origine di Anila. La notizia si è diffusa rapidamente anche nel suo Paese natale, grazie alla risonanza ottenuta attraverso i principali media albanesi. Un anno fa, Anila aveva prestato il suo sorriso per una campagna promozionale dell'azienda, dove venivano presentati i vari dipendenti, sottolineando la sua provenienza dall'Albania e i suoi gusti personali, tra cui la passione per lo shopping, l'amore per il cibo e la sua predilezione per la focaccia ripiena di peperoni, melanzane e provola affumicata.