di Zazoom di 30 ott 2023 whatsapp

Trova tre buoni postali da 5 milioni di lire che oggi varrebbero 185mila euro

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In un antico volume, la 76enne Lucia Giorgiani di Andrano, nel Salento, ha rinvenuto tre buoni postali fruttiferi, ciascuno con un valore di 5 milioni di lire, emessi nel lontano 1993, per un totale di 15 milioni di vecchie lire. Rivolgendosi all'Associazione Italia (www.associazioneitalia.eu), un'organizzazione che si occupa a livello nazionale ed internazionale del rimborso di buoni postali e titoli di Stato, Lucia ha conferito loro il mandato per recuperare il denaro che oggi, secondo le stime di un esperto, potrebbe ammontare a circa 185.000 euro.

L'Associazione Italia agirà per il recupero della somma presso le Poste italiane e il Ministero delle Finanze, entrambi obbligati in solido ad "onorare" tutti i debiti esistenti anche antecedenti all'avvento della Repubblica Italiana. Secondo l'esperto consultato, è possibile ottenere il rimborso di titoli "antichi" a condizione che non sia scaduto il termine prescrizionale di 10 anni. Questo termine non inizia necessariamente dalla data di emissione del titolo ma dal momento in cui il titolare può far valere il proprio diritto. Nel caso di Lucia, anche se i titoli sono stati emessi oltre 10 anni fa, il termine di prescrizione inizierà a decorrere dal momento in cui li ha "ritrovati" recentemente.

Quanto al valore attuale di un titolo "antico", l'esperto spiega che non esiste una risposta univoca e che è necessario il supporto di un consulente contabile per valutare il singolo titolo in base a vari parametri, tra cui l'anno di emissione, il tasso previsto, le leggi nel tempo e altri coefficienti. In generale, il titolare o l'erede avrebbe diritto a ricevere oggi l'equivalente della somma di denaro, convertita in euro, che all'epoca di emissione del titolo avrebbe consentito l'acquisto di un bene specifico.

L'esperto fornisce anche chiarimenti su questioni pratiche, come la partecipazione di eredi o contitolari alla richiesta di rimborso. È sufficiente la partecipazione di un solo coerede o contitolare, che riscuoterà l'intera somma, con eventuali conguagli tra gli altri eredi o titolari. Infine, per dimostrare che il titolo è stato ritrovato negli ultimi 10 anni, l'Associazione Italia richiede ai partecipanti di indicare una persona a conoscenza del luogo e del periodo del ritrovamento, allegando una dichiarazione scritta a tale scopo.

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