di Zazoom di 6 nov 2022 whatsapp

Atalanta Napoli 1-2 : la regia super di Spalletti

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Le vittorie consecutive di campionato del Napoli sono diventate nove, e il Napoli ha vinto in rimonta (2-1) anche nello scontro al vertice con l'Atalanta, assicurandosi il primato solitario in classifica. Non è bastato alla squadra di Gasperini passare quasi subito in vantaggio con un rigore di Lookman. Già nel primo tempo gli Azzurri ribaltano il punteggio con le reti di Osimhen ed Elmas, portandosi poi via i preziosi tre punti con una dolorosa rimonta. 

Decisive anche le mosse di Spalletti al Gewiss Stadium. Lo scontro in vetta alla classifica è stato condizionato dalle pesanti assenze di Muriel da un lato e Kvaratskhelia dall'altro, che hanno costretto Gasperini e Spalletti ad adeguare l'assetto dei rispettivi reparti offensivi. Più spregiudicata la scelta dell'Atalanta di dare fiducia in coppia con Lookman a Hojlund, mentre un po' più prudente quella del Napoli per inserire Elmas sulla fascia sinistra, preferito a Raspadori e spesso aggiunto centrocampista. Ma la mossa inizialmente è servita agli azzurri solo per guadagnare metri con il possesso palla, abbastanza sterile e meno pericolosa della repentina ripartenza in campo aperto degli avversari. Subito si è aperta una voragine davanti a Meret e il portiere ha dovuto compiere una prodezza (3') sul tiro ravvicinato di Hojlund, liberato da un assist orizzontale dell'ispiratissimo Lookman. Ottimo impatto con la sfida dei padroni di casa, spinti dal grande tifo del Gewiss Stadium (avvistato da qualche coro razzista) e capaci di mettere in difficoltà la capolista giocando in velocità, spesso in rimessa laterale. 

Il vantaggio della Dea non è arrivato per caso: corner velenoso di Koopmeiners e tocco di mano nella mischia di Osimhen, segnalato dal Var all'arbitro Mariani. Sul dischetto si è fatto vivo Lookman e quasi senza rincorsa ha mandato il pallone sotto l'angolo dei pali, sbloccando (19') il risultato dopo poco più di un quarto d'ora, quasi a senso unico. Ma il gol subito ha scosso ancora una volta il Napoli in positivo, invece di deprimerlo. Il segnale della ripresa è stato dato ai compagni con un'improvvisa percussione di Lobotka, costringendo l'Atalanta a rifugiarsi in calcio d'angolo. E dalla bandierina (23') è arrivato il pareggio quasi immediato degli azzurri, con Zielinski che ha sfiorato un assist elegante e preciso sulla testa di Osimhen, bravo anche a centrare il centro. Oltre al risultato, l'episodio ha cambiato anche l'inerzia della gara e un altro colpo di testa di Anguissa, di poco alto, ha fatto tornare i brividi a Musso (29'). Gasperini ha ordinato invano ai suoi ragazzi di restare sempre bassi e di non dare troppo spazio agli avversari, intuendo il momento di difficoltà psicologica e tattica di capitan Toloi e dei suoi compagni.

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I suggerimenti dalla panchina, però, sono rimasti inascoltati ed è bastata una verticalizzazione di Anguissa per aprire la strada all'uno contro uno di Osimhen con Demiral, travolto dall'arroganza dopo una mischia dell'attaccante nigeriano, allora bravo anche a mettere Elmas. nella condizione di spostare il pallone sulla sinistra (35') e battere Musso per la seconda volta. Convinti gli applausi dalla panchina di Spalletti, ancora più felice di aver scelto il macedone come vice Kvaratskhelia. Il fattore stanchezza incombeva anche sul Napoli e per questo era ancora più importante che gli azzurri ribaltassero il risultato prima dell'intervallo, vista la prevedibile reazione di orgoglio ad inizio ripresa dell'Atalanta, molto più riposata non avendo in impegni internazionali in questa stagione. La squadra di Gasperini è infatti ripresa come un razzo e ha assediato la metà campo avversaria, ribellandosi a sua volta con determinazione e lucidità allo svantaggio. 

Un'occasione clamorosa per il pareggio sfumato (10') per la Dea, con Maehle che ha approfittato di un errore di Zielinski per avvicinarsi a Meret e impegnarlo con un bel diagonale, mentre è stata la traversa a beffare Lookman al tocco successivo - in due passaggi. Alla Gewiss Arena, invece, si sono mangiati le mani ancora di più poco dopo (18'), quando Hojlund ha mancato il bersaglio sotto misura con uno spacco strepitoso. Ma Spalletti si è accorto del suo declino nonostante la scampata scampanellata ed è corso ai ripari inserendo Politano e Ndombele, forze fresche ad uscire dal bunker. Soffre il secondo tempo della capolista, costretta ad affrontare un'altra ondata con gli ingressi di Zapata e Malinovskyi. Il match ball è capitato però a Simeone, che aveva appena preso il posto di Osimhen e liberato sul dischetto da un binomio tra Elmas e Olivera: grave errore di mira di Cholito (33'), su un tiro che sembrava essere irrefrenabile. Il risultato è rimasto così in bilico nel finale cocente, con Meret ancora attento (36') sul tiro dalla distanza di Malinovskyi. 

L'Atalanta è entrata anche a Boga per fare l'ultimo sforzo e il Napoli si è aggrappato alle ripartenze di Politano per respirare, in un braccio di ferro emozionante e ad alta tensione, allungato dai quattro minuti di recupero concessi (con Gasperini furioso) da Mariani. Ma il bunker blu non tremava più. La fuga dei leader si fa sempre più consistente.

Reti: 19’ pt Lookman (rig.), 23’ pt Osimhen, 35’ pt Elmas

Atalanta (3-4-1-2): Musso – Toloi, Demiral, Scalvini -Hateboer (41’ st Soppy), Koopmeiners (36’ st De Roon), Ederson, Maehle – Pasalic (26’ st Malinovskyi) – Lookman (36’ st Boga), Hojlund (26’ st Zapata). All.: Gasperini.

Napoli (4-3-3): Meret – Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus, Olivera – Anguissa (48’ st Gaetano), Lobotka, Zielinski (19’ st Ndombelé) – Lozano (19’ st Politano), Osimhen (30’ st Simeone), Elmas (48’ st Zerbin). All.: Spalletti.

Vittoria che pesa una tonnellata, per il valore dell'avversario, la fatica di Anfield e i brutti presagi della vigilia. Il #Napoli è stato di nuovo più forte di tutto e tutti, con la regia super di #Spalletti, la furia di #Osimhen, la grande compattezza del gruppo #AtalantaNapoli - @marcoazzi66

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