Festa – evento dei “Diritti dei bambini” dai Fratelli a Massa: lanciato un appello: “un milione di bambini afgani rischiano di morire di fame e di freddo e basta con la fame”.

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Ancora una volta lo spazioso cortile della scuola lasalliana dei Fratelli delle scuole cristiane presenti a Massa dal 1859, in occasione  della festa – evento dei “Diritti dei bambini”, si è trasformato in un teatro all’aperto ottenendo un grande successo . In scena le alunne e gli alunni dell’Infanzia e della Primaria per celebrare l’anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, e ratificata dall'Italia il 27 maggio 1991. Con un milione di bambini afgani che rischiano di morire  di fame e di freddo e con la risoluzione della Polonia di innalzare un muro di 200 Km lungo la frontiera con la Bielorussia, vivere la Giornata dei Diritti è stato avvertito, anche dai piccolissimi della scuola di viale Chiesa, come un dovere di solidarietà irrinunciabile. Con il primo canto eseguito da tutti, Non mi sento affatto stanco, appartenente al il filone dei Negro Spirituals , i cantanti in erba hanno ribadito, qualora ce ne fosse bisogno, che i bambini non si stancheranno mai di reclamare i loro diritti. Anche perché, come ha sottolineato la coordinatrice prof. Elisa Calanchi nel breve discorso iniziale, “L’infanzia è la condizione umana che va protetta e tutelata perché bambini sereni saranno adulti responsabili e consapevoli”.A tagliare il nastro della manifestazione ci hanno pensato i piccolissimi della scuola dell’Infanzia animati dalle maestre Eleonora Bonotti, Veronica di Lauro, Stefania Ginardi e Benedetta Tartarelli con l’esecuzione di due canzoncine molto significative, Voglio un mondo diritto e Gentilezza è, mentre sventolavano i loro simpaticissimi disegni e mostravano i poster realizzati nei giorni precedenti. È toccato quindi alle bambine e ai bambini della classe prima, tutor fr. Alberto Castellani. Hanno rivisitato e raccontato una fiaba intitolata La città dei diritti rubati poi restituiti, grazie a spade e pozioni magiche, messe a disposizione da fate e maghi.“Il re cattivo Riccoriccone, diventò più buono di un babà e, dopo aver fatto liberare i bambini dalle miniere proclamò i loro diritti da rispettare in tutto il Regno”. Quasi a sottolineare la gioia per l’avvenuta riconquista è stato eseguito da tutti i 150 presenti La marcia dei diritti di Francesco Rinaldi, tratta dallo spettacolo Hanno ragione i bambini: “I diritti sono di tutti, l’ha spiegato la maestra...”. La classe seconda della maestra Tiziana Tenace ha illustrato i diritti negati nelle favole tradizionali dove Pollicino e Cappuccetto Rosso sono lasciati soli senza mamma, papà, amici e maestri che si prendano cura di loro. Purtroppo esistono nel mondo tanti Pollicino, Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Pinocchio, Hansel e Gretel. Per fortuna le favole finiscono sempre bene e Il Paese delle meraviglie di Alice è il mondo in cui tutti sono felici perché godono dei loro diritti. La classe Terza della maestra Rachele Fangano ha declamato due poesie, brevi ma spiritose e dense di significato: Tutti i diritti di Roberto Piumini e Diritto all’istruzione di Bruno Tognolini: “Ricorda il tuo diritto, ma anche il suo rovescio, perché c’è un diritto che non hai: dimenticare”. Quindi tutti a cantare e mimare Batti cinque del Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna, invito rivolto a tutti i bambini del mondo perché “ Batti cinque, sarà un ponte grande intorno al mondo, ci farà incontrare in tutte le città”. La Quarta della maestra Chiara Giuntoni ha esaminato alcuni diritti contenuti nella Convenzione ed ha esposto le riflessioni alla giovanissima platea che ha ascoltato con molta attenzione le perle di saggezza dei compagni esprimendo la propria condivisione e approvazione con un fragoroso applauso. Le ragazze e i ragazzi di classe Quinta della maestra Elisabetta Ferrante hanno esordito con la canzone Un bambino è un bambino, tratta da Nuovi Sogni, pagina della Rete che raccoglie proposte per i piccoli.  “Un bambino é una vita che  ha il diritto di vivere un bambino é come un fiore che vuol sbocciare e crescere”.

Quindi hanno presentato i loro approfondimenti sul tema La diversità è ricchezza. In fine hanno deliziato il pubblico presente con la canzone rap Io come tu, spot con il quale l’UNICEF ha sensibilizzato il mondo intero sulla povertà minorile. In chiusura non poteva mancare, da parte di rappresentanti di tutte le classi, la proclamazione di alcuni diritti in lingua inglese data la qualifica di “scuola bilingue” di cui, da quest’anno, si fregia la scuola San Filippo Neri. In chiusura è risuonato il canto We’ve all got rigths.

Ogni classe ha realizzato coloratissimi cartelloni molto apprezzati poi dai genitori all’ora di uscita dalla scuola, cartelloni che hanno reso ancora più festosa la scenografia su cui dominava un enorme post a colori posto sulla facciata dell’edificio dal titolo Giornata dei diritti contornato da bambine e bambini danzanti. “Sono orgogliosa di voi – ha dichiarato al termine della manifestazione la coordinatrice Elisa - per la mole e la qualità del lavoro svolto nei giorni precedenti, lavoro condiviso con tutti e diventato patrimonio comune. Vi servirà a crescere, proprio come avete cantato poco fa: “Non vogliamo più promesse; Non vogliamo bla bla bla; Per tutti noi ragazzi uguale dignità;  Per tutti noi ragazzi stesse possibilità; Per tutti noi ragazzi il diritto di studiare; Per tutti noi ragazzi il diritto di giocare; Per tutti noi ragazzi il diritto di sognare”.

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