“La malattia diabetica sia di tipo 1 ( insulino dipendente) che di tipo 2 ha come complicanza tra le tante anche interessamento renale con patologie diverse ma sempre riconducibile al controllo dell'equilibrio glicemico che se non ottimale porta inevitabilmente a patologie dei reni anche gravi.” Lo dice il dottor Ezio Szorenyi, specialista in Nefrologia, Medicina Interna, Tossicologia peraltro anche attuale presidente provinciale dell’Associazione Italiana Leucemie e Linfomi e già Direttore dell’Unità operativa multizonale di emodialisi e nefrologia della nostra Azienda sanitaria, una vera e propria autorità in materia. Lo specialista sarà presente sabato prossimo 4 maggio nella “cittadella della salute” e cioè nei locali e spazi vari del Comitato della Croce Rossa di Albiano Magra in Lunigiana (Massa Carrara) di via Don Corsini 77 (presieduto da Rita Peroni) in occasione della giornata di prevenzione a valenza nazionale per la prevenzione della sindrome metabolica e cioè del diabete. La Giornata si inserisce peraltro nella settimana nazionale della stessa Croce Rossa nazionale che quest’anno compie 160 anni da quando il 15 giugno 1864 venne fondata. La grafica, come di consueto, è curata da Daniele Terzoni. La Giornata del 4 pv ha inizio ore 9 e termine alle 13,30. Non occorre prenotazione ma è necessario prendere il bigliettino per la presenza che sarà consegnato dalle 8,30 alle 9,30: Per informazioni: 0187- 415493. Dicevamo un battaglione di specialisti di alto livello : il diabetologo, la nutrizionista, l’internista, il gastroenterologo, l’epatologo, l’ortopedico per le attività motorie ed altri. Sarà effettuato anche il test del visus e dell’udito, l’ecg ed altri consulti e test che per ora non elenchiamo.
“L' iperglicemia – aggiunge il dotto Szorenyi - non ben controllata dalla terapia che nel diabete si basa su dieta e farmaci compresa l'insulina sovraccarica la funzione renale sia direttamente sul gomitolo glomerulare e/o indirettamente mediante l'interessamento vascolare altro distretto colpito dalla sindrome diabetica Nel primo caso vi è la comparsa di proteinuria seria che porta nel tempo a gravi scompensi e a insufficienza renale progressiva che costringe il paziente a doversi servire del trattamento sostitutivo mediante emodialisi extracorporea o dialisi peritoneale Negli ultimi anni in pazienti giovani si è sviluppata la possibilità di effettuare trapianto combinato rene-pancreas che risolve in maniera ottimale tutta la patologia renale ma sopratutto la malattia diabetica: ovviamente il trattamento con il trapianto deve essere precoce e in pazienti selezionati sopratutto dal punto di vista cardiovascolare Tutto questo iter terapeutico è fondamentalmente riservato a pazienti con diabete 2 mal controllato nel tempo La precocità del trattamento precoce con trapianto è giustificato dal fatto che la permanenza in dialisi è caratterizzata dalla alta mortalità. I pazienti portatori di diabete mellito di tipo 1 hanno negli ultimi 20-30 anni la grande possibilità del trapianto di pancreas isolato che se funzionante può prevenire tutte le complicanze sia vascolari che renali evitando quindi la necessità del doppio trapianto rene-pancreas comunque sempre a disposizione di ulteriore terapia conclusiva un tempo nemmeno ipotizzabile.” Gli fa eco il prof. dott. Ferruccio Bonino responsabile scientifico gastroenterologo ed epatologo di fama internazionale perché autore principale o coadiutore o senior delle pubblicazioni originali sulla scoperta dei virus dell’epatiteD, C e B- HbeAg negativa. “Grazie alla straordinaria competenza ed esperienza degli organizzatori dell’ evento di Prevenzione – dice - sistematica sulla popolazione generale previsto per sabato prossimo presso il Comitato della Croce Rossa di Albiano Magra diventato ora una vera e propria “cittadella della salute”. E’stato mobilitato un effettivo “esercito” di specialisti (medici, infermieri e operatori sanitari) con lo scopo di fornire ai cittadini che vorranno partecipare una serie di test di screening preventivi non invasivi per la prevenzione della sindrome metabolica . L’importanza di eventi di questo tipo è diventata basilare per poter offrire ai cittadini effettive opportunità di equo diritto alla salute. Eppure proprio solo grazie ad un’accurata prevenzione e diagnosi precoce si possono ridurre efficacemente le spese di cura dei sistemi sanitari. La cura che inizia dopo l’inizio dei sintomi non porrà più avere carattere preventivo ma solo riparativo. Nel nostro caso si offrono gratuitamente innovativi modelli di tagliandi di salute. ” Il prof. Dott. Ferruccio Bonino spiega, poi, un sofisticato esame che sarà effettuato. “ Si tratta di un semplice esame fisico-strumentale non invasivo che sarà effettuato sabato 4 ad Albiano: la steatometria (misura del contenuto in grasso del fegato) e elastometria (misura dell’indice di elasticità del fegato che si altera nelle tre principali condizioni patologiche: congestione, infiammazione e fibrosi), Con una sofisticata ed ultra moderna apparecchiatura non invasiva, ripeto, è possibile uno screening adeguato e sostenibile per valutare lo stato di salute generale a qualsiasi età e fornisce una misura diretta del rischio individuale delle patologie cardiovascolari, epato-digestive, metaboliche, neoplastiche e neuro-degenerative che sono oggi la principale causa di morte. Si stima che circa il 30 % della popolazione italiana abbia oggi un fegato grasso (steatosi epatica, ovvero > 5 % delle cellule del fegato accumulano trigliceridi) e la prevalenza cresce in parallelo con la decade d’età (10% a 10 aa, 20% a 20,..) e raggiunge valori di oltre il 60% negli ultra-sessantenni. La prevalenza crolla negli ultranovantenni a conferma della morte prematura nei portatori di steatosi. La steatosi epatica oltre ad essere alla base della sindrome metabolica (combinazione di tre condizioni patologiche: ipertensione arteriosa, insulino-resistenza/diabete, sovrappeso) rappresenta un principale fattore e indicatore del rischio di morbilità e mortalità per le malattie suddette. La steatosi epatica lieve o moderata non è di per sé una malattia, ma una patologia asintomatica che anticipa di anni l’insorgenza delle malattie sistemiche sopraindicate. Diventa una malattia di fegato evolutiva se si complica con l’infiammazione e si trasforma in steato-epatite, vera è propria malattia che può evolvere rapidamente in cirrosi epatica e/o tumore del fegato. Inoltre l’infiammazione intraepatica si comporta come un acceleratore di progressione per le malattie extraepatiche: cardiovascolari, metaboliche, neoplastiche e neuro-degenerative. Identificato un soggetto a rischio o con patologia in atto il modello più sostenibile, efficace e meno costoso di cura della salute o “cura preventiva” prevede l’inserimento del paziente in percorsi di prevenzione e cura personalizzate d’intesa con il medico di medicina generale di riferimento del soggetto testato. Per questo i numerosi medici di diverse specializzazioni che parteciperanno all’evento svolgeranno un lavoro di squadra integrato e virtuoso e la collaborazione con i medici di medicina generale di riferimento potrà garantire il necessario sinergico coordinamento operativo e far sì che il soggetto cittadino/paziente possa diventare contemporaneamente non solo attore ma anche autore del proprio progetto di cura..”