Ilaria Salis farà richiesta per domiciliari in Italia o in Ungheria

La famiglia di Ilaria Salis, la donna italiana detenuta da quasi un anno in un carcere di massima sicurezza in Ungheria per l'accusa di aver aggredito due militanti neonazisti, sta preparando una richiesta affinché le sia concesso di scontare la pena ai domiciliari, preferibilmente in Italia, e come seconda opzione in Ungheria.
La Lotta di Ilaria: Dalla Prigione ai Domiciliari
Il padre di Ilaria, Roberto Salis, ha recentemente espresso preoccupazione riguardo alla situazione della figlia, dichiarando che la permanenza in carcere è stata più difficile del previsto. "E' andata molto peggio di quanto ci aspettavamo. Non vediamo nessuna azione che possa migliorare la situazione, siamo stati completamente lasciati soli, abbiamo chiesto due cose che ci sono state negate", ha aggiunto.
La speranza della famiglia è che Ilaria possa ottenere la possibilità di scontare la pena in un ambiente meno restrittivo, dove possa essere più vicina ai propri cari e ricevere il supporto di cui ha bisogno.
Ilaria Salis : un processo ancora non completamente chiaro - Secondo un comunicato riportato da Zoltan Kovacs, segretario di Stato ungherese per le comunicazioni internazionali, i contatti di Ilaria Salis con i suoi genitori "erano regolari e ordinati".Inoltre, durante un periodo di cinque giorni compreso tra l'ottobre 2023 e il 17 gennaio 2024, la detenuta è stata visitata dai suoi familiari e dal suo avvocato per un totale di sette volte.
Processo a Budapest: Ilaria Salis in prigione legata mani e piedi - Nel processo che si tiene a Budapest, Ilaria Salis, un'insegnante italiana di 39 anni, si trova in carcere, legata mani e piedi come un animale. Con i polsi e le caviglie stretti da ceppi di cuoio sigillati con lucchetti, indossa un maglione a righe grigie e arancioni.