Dimissioni Vittorio Sgarbi: Adesso devo negoziare con il governo
Il critico d'arte sfida le aspettative, annunciando di voler negoziare le sue dimissioni e continuare la lotta.
Non c'è resa per Vittorio Sgarbi, non ancora almeno. Dopo l'annuncio delle dimissioni da sottosegretario alla Cultura, reso in seguito alle pressioni dell'Antitrust, molti avevano già dato per scontata la sua uscita di scena. Tuttavia, il critico d'arte ha dimostrato di essere ancora in gioco, annunciando il suo ritorno con un colpo di coda inaspettato.
Durante un evento alla Borsa Internazionale del Turismo, Sgarbi ha dichiarato di non considerarsi ancora un ex sottosegretario e ha sospeso il suo passo indietro. Ha spiegato ai microfoni di Teleuniverso di Frosinone che le dimissioni sono state solo annunciate e che deve ancora discuterne con il governo. Questa mossa ha lasciato sbigottiti coloro che avevano già festeggiato la sua presunta uscita di scena.
Sgarbi Resiste alle Dimissioni e si Prepara alla Battaglia
Sebbene in un primo momento sembrasse aver alzato bandiera bianca, annunciando le dimissioni durante la kermesse "Ripartenza" a Milano, Sgarbi ha mostrato il suo spirito battagliero, ribadendo la sua intenzione di lottare per i suoi diritti. Ha ironizzato sulla situazione, definendo la sua agonia "lunga" e precisando di essere in procinto di inviare la lettera di dimissioni al governo.
Le dimissioni sono certe, ha chiarito, ma intende fare ricorso al Tar per accertare la verità, nonostante i tempi non siano quelli stabiliti dagli altri. Il suo obiettivo è chiaro: non vuole essere "mutilato" dall'Antitrust e continuerà a essere se stesso, indipendentemente dalle decisioni altrui.
Sgarbi ha annunciato anche il suo ritorno a lavorare a Mediaset, ribadendo con fermezza che non smetterà mai di essere sé stesso. La sua determinazione e il suo spirito combattivo dimostrano che la partita è ancora aperta e che la sua presenza nel panorama politico e culturale italiano è tutt'altro che finita.
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