di luigia.iarlori@ di 28 ago 2021 whatsapp

Il miele allevia i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile?

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Le persone che soffrono della sindrome dell’intestino irritabile (IBS) dovrebbero sapere che alcuni cibi possono influenzare i loro sintomi.

Apportare delle modifiche alla dieta abituale è il metodo principale per gestire efficacemente i sintomi dell’IBS che includono i problemi digestivi come il dolore allo stomaco, la costipazione, i crampi e la diarrea.

Il miele è un dolcificante naturale con potenti proprietà salutari, capace di combattere lo stato infiammatorio e lo stress ossidativo oltre che limitare la crescita batterica.

Il miele può alleviare o peggiorare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile?

Esistono numerosi studi che hanno dimostrato gli effetti del miele sui sintomi dell’IBS.

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J.R. PHOTOGRAPHY/Stocksy United

Gli effetti del miele sulla sindrome dell’intestino irritabile.

Numerose ricerche, non specifiche, tra il miele e l’IBS hanno evidenziato che questo dolcificante naturale influisce sulla salute digestiva.

Uno studio condotto sui roditori ha scoperto che il miele è in grado si alleviare la costipazione attraverso l’incremento di acqua nelle feci e la modificazione della composizione della flora batterica intestinale.

L’azione lassativa del miele potrebbe aiutare le persone che soffrono della sindrome dell’intestino irritabile con frequente costipazione e gonfiore, tuttavia sono necessari ulteriori ricerche sull'uomo.

Che cosa si conosce sul miele di Manuka?

Ricerche hanno dimostrato che il miele di Manuka, ottenuto dal nettare della pianta di Manuka (Leptospermum scoparium) nativa della Nuova Zelanda, potrebbe offrire ulteriori benefici.

Un particolare tipo di miele con proprietà antimicrobiche e potenzialmente protettivo contro i patogeni e i batteri dannosi presenti all'interno dell’intestino.

Gli studi condotti sul miele di Manuka hanno analizzato gli effetti sulle infezioni cutanee e non sui problemi digestivi mostrando quindi solo benefici generali e teorici.

Secondo uno studio di molto tempo fa, condotto sui roditori, il miele di Manuka, consumato insieme alla somministrazione di farmaci antinfiammatori, ha contribuito a diminuire l’infiammazione intestinale.

Il miele di Manuka contiene il metilgliossale, un composto naturale che ha dimostrato peggiorare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile come la diarrea, in studi condotti sugli animali, per cui occorrono ulteriori indagini sull'uomo per scoprire i reali effetti di questa particolare tipologia di miele sull’IBS.

Il miele è ad alto o basso contenuto di FODMAP?

Il termine FODMAP (Fermentable Oligo, Di, Mono- Saccarides and Polyols) indica Oligosaccaridi, Disaccaridi, Monosaccaridi fermentabili e Polioli, un gruppo di carboidrati poco assorbiti dal nostro intestino che vengono fermentati dai batteri presenti nel colon.

Il consumo di cibi ad alto contenuto di FODMAP può peggiorare i sintomi digestivi delle persone che soffrono di IBS come la produzione di gas, il gonfiore e il dolore allo stomaco.

Il miele è molto ricco di fruttosio, uno zucchero semplice classificabile come un carboidrato FODMAP. Le persone che seguono una dieta a basso contenuto di FODMAP spesso ne limitano il consumo così come altri alimenti ricchi di fruttosio tra cui le mele, le pere, le pesche e le ciliegie.

In generale le persone che soffrono della sindrome dell’intestino irritabile hanno un diverso grado di sensibilità ai diversi cibi. Per alcuni di loro, il miele potrebbe essere un fattore scatenante (trigger) di problemi digestivi mentre altri potrebbero tollerare il miele e gli alimenti ricchi di fruttosio senza problemi.

E’ possibile consumare il miele se si soffre di IBS?

A causa della mancanza di ricerche specifiche non è stato provato che il miele sia causa o riesca ad alleviare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile.

Anche se sono stati dimostrati positivi effetti sulla digestione, il miele è considerato un’alimento ad alto contenuto di FODMAP.

La sua capacità di alleviare i sintomi dell’IBS dipende da una serie di fattori come la porzione consumata, la tipologia di miele e i sintomi personali. Inoltre, nell’IBS alcune persone potrebbero tollerare il miele oppure essere più sensibili come ad altri alimenti ricchi di fruttosio.

Provare la dieta a basso contenuto di FODMAP attraverso l’eliminazione di tutti i cibi ad alto contenuto FODMAP compreso il miele e la successiva reintroduzione graduale nella dieta, potrebbe aiutare a stabilire se il miele è un fattore scatenante (trigger) personale dei sintomi dell’IBS.

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