Marine Le Pen: Procura richiede 5 anni di carcere e ineleggibilità per 5 anni

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Il 13 novembre 2024, la procura francese ha richiesto una condanna di cinque anni di carcere, di cui due con sospensione della pena, e l'ineleggibilità per cinque anni per Marine Le Pen, leader del Rassemblement National (RN). Le Pen è accusata di appropriazione indebita di fondi pubblici destinati agli assistenti parlamentari del Parlamento europeo, utilizzati invece per finanziare il suo partito tra il 2004 e il 2016. Oltre a Le Pen, sono coinvolti nel processo il partito stesso e altre 24 persone. La procura ha richiesto anche una sanzione pecuniaria di 300.000 euro.

All'uscita dall'udienza a Parigi, Marine Le Pen ha denunciato la "violenza" e "l'eccesso" delle richieste dell'accusa. Ha affermato: "Penso che la volontà sia quella di privare i francesi della capacità di votare per chi vogliono" e di "rovinare il partito".

Il processo riguarda l'uso improprio di fondi europei destinati agli assistenti parlamentari, con l'accusa che questi fondi siano stati utilizzati per finanziare attività del partito in Francia, violando le normative europee. Se riconosciuta colpevole, Marine Le Pen potrebbe affrontare una condanna fino a dieci anni di reclusione, una multa di un milione di euro e un periodo di ineleggibilità che potrebbe ostacolare le sue future ambizioni politiche, inclusa una possibile candidatura alle presidenziali del 2027.

Il processo, iniziato il 30 settembre 2024, coinvolge anche altri esponenti del RN, tra cui il padre di Marine Le Pen, Jean-Marie Le Pen, e il sindaco di Perpignan, Louis Aliot. L'accusa sostiene che tra il 2004 e il 2016, circa 7 milioni di euro destinati agli assistenti parlamentari siano stati deviati per finanziare il partito. Il Parlamento europeo si è costituito parte civile nel processo, stimando il danno finanziario a 6,8 milioni di euro.

Marine Le Pen ha negato tutte le accuse, sostenendo di non aver violato alcuna regola e che le attività dei suoi assistenti erano legate ai doveri parlamentari. Il processo, che durerà circa due mesi, si concluderà il 27 novembre 2024, con la sentenza prevista all'inizio del 2025.