La Stampa di settore visita le aziende turistiche della Tuscia viterbese di Montefiascone e Bolsena
Le Reti d’Impresa, partnership pubblico-privato, hanno come base il raggiungimento di obiettivi comuni per competere a livello globale pur nella propria individualità per generare valore e sviluppare il proprio territorio. Questo consente loro di partecipare a bandi pubblici e stilare programmi comuni. Il turismo si è trasformato in un business globale orientato verso lo sviluppo sostenibile: sociale, ambientale ed economico. Le Reti d’Impresa hanno l’obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese associate, attraverso la collaborazione e la cooperazione, per il superamento di tutte le difficoltà che si frappongono all’attuazione di ogni iniziativa imprenditoriale. I comuni laziali di Montefiascone e Bolsena sono stati fra i primi ad unire gli sforzi avendo compreso l’importanza della valorizzare e promozione del territorio per le imprese aderenti, avendo inoltre la necessità della destagionalizzazione del turismo. Per fare questo la DMO (Destination Management Organization) Expo Tuscia viene incontro per coordinare le iniziative per la gestione delle imprese turistiche per rafforzare i servizi e le risorse delle varie identità territoriali. Dopo gli appuntamenti al TTG/Rimini nel 2022, dove fu presentato un interessante filmato sul territorio, VisiTuscia nel 2023 si è attivata per il progetto del “Turismo delle Radici” effettuando il collegamento in diretta con alcune Associazioni di Italiani all’estero. Alla BMT/Napoli lo scorso mese di marzo fu presentato poi il progetto “Lago di Bolsena-Lago degli Etruschi”. Nei giorni scorsi un gruppo di giornalisti, del settore turismo e dell’enogastronomia, hanno partecipato ad un press tour per scoprire le bellezze della Tuscia. L’occasione è stata offerta da “Assaggi, il Salone dell’Enogastronomia laziale” una vetrina che si tiene ogni anno nel Palazzo dei Papi di Viterbo per esporre la cultura enogastronomica del Lazio.
Montefiascone il balcone sul lago di Bolsena
La prima tappa del tour è stata a Montefiascone dove Alessandra Di Tommaso, Presidente della Rete d’Impresa “Montefiascone in vetrina” e la Sindaca, Giulia De Santis hanno presentato la località rivierasca e le eccellenze enogastronomiche della Tuscia presso il ristorante “La Carrozza d’Oro”. Il titolare, Patrizio Lombardi, che fa parte della quarta generazione di albergatori che si occupano con amore di questa struttura a gestione familiare, ha raccontato l’origine di tale singolare nome. Si narra che Amalasunta, regina dei Goti, dopo la morte per mano di sicari, fu messa a giacere su una carrozza d’oro e sepolta in uno dei sette colli posti davanti all’isola Martana del lago di Bolsena, dove era prigioniera. Invano nei secoli si è ricercata la mitica carrozza d’oro ma nessuno è riuscito finora a trovarla, come nessuno ha mai individuato il tunnel sotterraneo che la regina utilizzava per raggiungere il suo amante Tomao. Alessandra Di Tommaso ha spiegato le finalità che hanno spinto produttori e commercianti a costituire la rete d’impresa, sottolineando come questa unione costituisca una novità assoluta per il paese. Con dovizia di particolari la Di Tommaso ha illustrato i pregiati vini del territorio, come il famoso “Est! Est!! Est !!!”, il vino bianco italiano (DOC), originario della provincia di Viterbo e i prodotti locali che rappresentano l’espressione di alcune produzioni tipiche del territorio, come: l’olio, la mozzarella di bufala e gli insaccati. «Si tratta di eccellenze che nascono da storie di famiglie tradizionali che hanno deciso di investire sul territorio – ha detto la presidente della rete – e sulle quali occorre puntare se si vuole intercettare quel turismo alla ricerca delle eccellenze del territorio e godere degli affacci e degli scorci che si possono godere dall’alto del nostro paese». Da parte sua il Sindaco, che era accompagnata da Carla Mancini Assessore al Turismo di Montefiascone, ha dichiarato che: «Il Comune e l’Amministrazione saranno sempre vicine alle aziende e ai produttori che vogliono investire per il bene del territorio, nella convinzione che è dalla loro attività che il paese può trarre i maggiori benefici. La collaborazione fra pubblico e privato – ha detto il primo cittadino – è fondamentale per lo sviluppo turistico e commerciale e per far conoscere le eccellenze culturali, turistiche ed enogastronomiche del nostro paese». All’evento ha partecipato anche il V. Chargé de Presse dell’Accademia Internazionale di Gastronomia Chaîne des Rôtisseurs del Bailliage di Frosinone, che ha portato il saluto della Chaîne. L’associazione conta 25 mila soci in rappresentanza di 70 nazionalità, in Italia gli associati sono oltre 900. L’Accademia è punto di riferimento per la ristorazione di eccellenza e ha come scopo la promozione dei valori della cultura della gastronomia, si fonda sui temi legati alla buona cucina e al rispetto della cultura della tavola. La Di Tommaso ha poi riferito in merito all’origine del vino locale, conosciuto in tutto il mondo: il “bottigliere” Martino – sommelier ante litteram – dell’ecclesiastico Giovanni Defuk, aveva il compito di precederlo nel suo viaggio in Italia e scovare le locande che servivano il vino migliore. Per segnalarle, doveva scrivere “Est!” vicino alla porta per il vino buono e “Est! Est!!” per quello ottimo. Arrivato a Montefiascone, Martino che era un vero scopritore e degustatore di vini, fu tanto colpito dalla qualità del vino locale da segnalarlo ripetendo per tre volte “Est! Est!! Est !!!”. Oggi Montefiascone è un luogo ideale per chi ama una vacanza tra natura, storia e arte. La guida Marcello Forgia ha accompagnato il gruppo dei giornalisti alla scoperta degli angoli più suggestivi di Montefiascone, da sede papale a patria del leggendario vino, il paese sorge su un colle strategico che domina l’alta Tuscia arroccato ad oltre 600 mt sul livello del mare. La Cattedrale di Santa Margherita custodisce le reliquie della Santa, i lavori iniziarono nel 1483 e terminarono nei primi decenni del Seicento, appena terminata un incendio del 1670 provocò gravi danni. I lavori di ristrutturazione furono affidati a Carlo Fontana, a cui si deve la grande cupola del diametro di 27 metri, ricoperta di piombo: terza per grandezza a livello italiano. Suggestiva la visita alla Basilica di San Flaviano, sulla via Francigena. A destra dell’entrata è posta la lastra tombale del vescovo tedesco Defuk, personaggio leggendario. Martino, che oggi chiameremo sommelier, fece apporre l’epigrafe: “EST EST EST per il troppo EST qui è morto il mio signore Giovanni Defuk”. In seguito ad un legato ereditario il prelato dispose che sulla sua tomba venisse versato ogni anno il suo amato vino, la tradizione continua. Una scalinata conduce alla chiesa superiore dove si può vedere il seggio di Papa Urbano IV del 1262, sormontato da un baldacchino.
Bolsena il paese degli Etruschi e del Miracolo
Il tour è continuato a Bolsena dove i giornalisti sono stati accolti dal Presidente della Rete d’Impresa “Visit Bolsena”, Riccardo Peparello e dalla Responsabile Patrizia Crosta, referente manager di rete. L’importanza della rete risiede nei numeri degli associati, circa cinquanta attività commerciali e turistiche, con importanti obiettivi e strategie per la crescita e lo sviluppo socio economico dell’intero territorio e del comprensorio. Per questo occorrerà operare insieme ad altri comuni e alle reti d’impresa che operano intorno al lago vulcanico più grande d’Europa. Le iniziative in corso sono molteplici, a partire dalla formazione degli addetti, dagli eventi programmati per l’anno in corso, sia culturali che enogastronomici e commerciali. La collaborazione con gli enti pubblici e i privati risulta fondamentale per “fare rete” e per poter competere sui mercati nazionali ed internazionali. Ci si prepara già da ora al Giubileo, il più importante avvenimento religioso del prossimo anno, che grazie alla vicinanza a Roma, consentirà ad un gran numero di turisti di giungere nelle località della Tuscia. Da ricordare che Bolsena è la città del miracolo eucaristico avvenuto nel 1263: mentre un sacerdote stava celebrando la messa nella Basilica di Santa Cristina, al momento della consacrazione l’ostia apparve visibilmente arrossata di sangue bagnando il corporale. In tale occasione venne istituita dal pontefice Urbano IV la solennità del Corpus Domini. Nel centro storico è situala la Basilica di Santa Cristina, nella cui basilica ipogea vi è la tomba della Santa e l’altare su cui accadde il miracolo, nonché quattro lastre di marmo macchiate del sangue prodigioso. La guida Maria Pace Guidotti ha accompagnato il gruppo degli operatori della comunicazione a visitare le vie principali del borgo medievale e del quartiere del castello, soffermandosi sulle attività: artigiane, di commercio tradizionale e dei prodotti tipici. La visita si è poi conclusa con la degustazione a base di prodotti tipici della Tuscia sul terrazzo del Palazzo Monaldeschi della Cervara. Ad accompagnare per l’intero press tour i giornalisti intervenuti, il Presidente della DMO Expo Tuscia, Vincenzo Peparello il quale ha sottolineato come: «Le attività che l’organizzazione sta attuando vanno nella giusta direzione per il raggiungimento degli obiettivi che si è posta all’atto della costituzione. Le finalità del nostro progetto mirano allo sviluppo e alla promozione del territorio della Tuscia in tutte le sue forme: arte, cultura, gastronomia, ruralità, benessere, sport, outdoor, ambiente, paesaggio e tutto quanto concorre a creare quella nuova immagine del territorio che ci siamo proposti di realizzare». Quante leggende sono racchiuse intorno al lago di Bolsena e quante realtà in fermento per un turismo esperienziale e di qualità che valorizza le tipicità.
Harry di Prisco