A Soresina, in provincia di Cremona, un uomo ha ucciso un pastore tedesco colpendolo con un badile per difendere la propria figlia piccola che l'animale stava tentando di aggredire. L'episodio, avvenuto la settimana scorsa, ha visto l'animale, di nome Jack, morire poche ore dopo il colpo ricevuto in testa, nonostante i soccorsi e il trasferimento in una clinica veterinaria. La dinamica degli eventi è ancora oggetto di indagini da parte dei carabinieri. Il cane, noto per il suo carattere difficile, aveva già mostrato comportamenti aggressivi in passato, incluso l'attacco a un cucciolo di maltese e ai suoi proprietari a novembre. Dopo quell'episodio, era stato affidato ai veterinari e poi restituito ai padroni con specifiche prescrizioni. L'incidente ha sollevato questioni riguardanti la sicurezza pubblica e la gestione di animali con precedenti di aggressività.
La normativa italiana in materia di tutela degli animali d'affezione stabilisce principi fondamentali per la corretta convivenza tra uomo e animale, condannando gli atti di crudeltà e maltrattamento. La legge quadro n. 281 del 14 agosto 1991 promuove la tutela degli animali d'affezione e condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono. Questo caso solleva interrogativi sulla responsabilità dei proprietari di animali e sulle misure preventive da adottare per evitare incidenti simili in futuro.