Una cittadina russa, Anna Larina, insegnante di russo e interprete residente in Italia da 10 anni, ha denunciato di essere stata vittima di discriminazione all'aeroporto di Fiumicino, Roma. Le è stato negato l'acquisto di una bottiglia d'acqua al duty free con la motivazione che, essendo russa, non le era permesso effettuare acquisti a causa delle tensioni politiche legate alla guerra in Ucraina. L'episodio è avvenuto domenica pomeriggio e Larina ha condiviso la sua esperienza sui social media, suscitando ampio sostegno pubblico.
Le commesse del duty free, gestito da Aelia, parte del Gruppo Lagardere, hanno riferito a Larina che, secondo delle inesistenti direttive del ministero degli esteri, non potevano venderle nulla a causa del suo passaporto russo. La vicenda ha rapidamente guadagnato attenzione mediatica, con Larina che ha ricevuto scuse sia da Aeroporti di Roma (AdR) che da Aelia. AdR ha espresso rammarico per l'accaduto, sottolineando che il comportamento descritto non riflette gli standard dei partner commerciali dell'aeroporto. Aelia ha definito l'incidente come isolato, scusandosi sinceramente e assicurando che verranno prese misure per evitare che episodi simili si ripetano.