A partire dal 2024, i titolari di partita IVA in Italia si troveranno di fronte a un cambiamento significativo nella gestione delle tasse. Il decreto dell'8 gennaio ha introdotto la possibilità per i contribuenti con ricavi fino a 170.000 euro di effettuare il pagamento delle tasse in dodici mesi anziché con il sistema di acconti semestrali precedentemente in vigore. Questa misura, inizialmente sperimentale, è stata pensata per ridurre la pressione fiscale e migliorare il rapporto tra cittadini e fisco, con l'obiettivo di renderla strutturale e estenderla anche a dipendenti e pensionati con altri redditi.
La rateizzazione del maxi-acconto di novembre, che ha coinvolto 3,5 milioni di autonomi, professionisti, artigiani e commercianti, potrebbe essere estesa a tutta la categoria delle partite IVA, eliminando l'obbligo di pagare metà delle tasse in anticipo e permettendo il pagamento a consuntivo, ovvero ad anno concluso. Inoltre, si sta valutando la possibilità di pagare le tasse anche con carta di credito.
Parallelamente, la Legge Delega per professionisti e studi associati prevede ulteriori cambiamenti, come la neutralità fiscale, un nuovo metodo di calcolo del reddito e la progressiva eliminazione dell'IRAP. Queste modifiche sono parte di un ampio pacchetto di riforme che mirano a semplificare e rendere più flessibile il sistema fiscale, con l'obiettivo di favorire la crescita economica e non ostacolare la crescita di fatturato delle microimprese.
La riforma fiscale del 2024 introduce anche la possibilità di pagare il secondo acconto delle imposte sui redditi tramite rate mensili, rappresentando un cambiamento significativo nel modo in cui le Partite IVA gestiscono le loro finanze. Questa nuova modalità di pagamento dovrebbe alleggerire l'onere fiscale e migliorare il flusso di cassa per i titolari di partita IVA.