La questione del terzo mandato per i governatori, che ha acceso dibattiti e scontri all'interno della maggioranza, sembra giungere a una conclusione definitiva con la posizione presa da Fratelli d'Italia. Il partito, guidato da Giorgia Meloni, ha chiuso la porta alla possibilità di un terzo mandato per i governatori, una misura che avrebbe favorito figure come Luca Zaia del Veneto, sostenuta invece dalla Lega.
La proposta della Lega mirava a modificare l'attuale limite di due mandati, estendendolo a tre, per consentire a governatori come Zaia di candidarsi nuovamente. Tuttavia, Fratelli d'Italia ha espresso una ferma opposizione a questa idea, sottolineando l'importanza dell'alternanza democratica e della non eternità delle cariche politiche.
Le tensioni tra Fratelli d'Italia e la Lega sono emerse chiaramente, con il partito di Meloni che ha richiesto il ritiro dell'emendamento proposto dalla Lega, nonostante l'apertura al dialogo da parte di quest'ultima. La decisione di Fratelli d'Italia di opporsi al terzo mandato riflette una visione di governance basata sulla rotazione delle cariche e sulla prevenzione di una concentrazione prolungata del potere.
Questa posizione ha trovato sostegno anche in altre forze politiche, come Forza Italia, che attraverso il segretario Antonio Tajani ha ribadito l'importanza di limitare i mandati a due per garantire la tutela della democrazia e l'alternanza al potere.