La centrale del 118 Emilia Est a Bologna continua a vivere momenti di tensione. Dopo una serie di presunti avvelenamenti che hanno coinvolto diversi operatori, un nuovo episodio ha scosso la comunità: un pilota dell'elisoccorso, di 58 anni, ha subito un arresto cardiaco mentre si trovava in sede, in attesa di una chiamata di emergenza. L'incidente, avvenuto sabato sera, non è collegato agli avvelenamenti precedenti, ma solleva ulteriori preoccupazioni sulla sicurezza e il benessere del personale. Nonostante l'immediato soccorso da parte dei colleghi, l'uomo è stato trasferito all'ospedale Sant'Orsola, dove le sue condizioni sono migliorate ed è ora fuori pericolo.
Questo evento si aggiunge a una situazione già complessa, caratterizzata da almeno 14 casi di avvelenamento tra gli operatori, con accuse di nonnismo e stalking. Le indagini sono concentrate su un coordinatore, ora spostato in un altro incarico, mentre l'Ausl di Bologna e i sindacati lavorano per migliorare l'organizzazione e il clima lavorativo.
La direzione dell'Ausl ha sottolineato che non esiste una connessione tra l'infarto del pilota e gli avvelenamenti, attribuendo l'accaduto a un evento sfortunato ma non insolito data la numerosa forza lavoro. Tuttavia, il caso ha riacceso l'attenzione sulla centrale 118, dove sono stati avviati incontri con psicologi e tavoli di lavoro con i sindacati per affrontare le tensioni e migliorare le condizioni di lavoro.