Nella puntata del 13 febbraio, il Martedì Grasso prende il via con allegria nel Mattin Show dei record su Rai2. L'atmosfera carnevalesca si fa sentire già dalle prime ore del mattino al Foro Italico, con Fiorello, Biggio, Casciari e il resto della banda pronti a far divertire il pubblico con balli, maschere e coriandoli.
Ma tra i festeggiamenti, una notizia insolita cattura l'attenzione di Fiorello e compagnia: una presunta lite tra i vertici della Rai. "Pare che ieri ci sia stata anche una lite furibonda tra Roberto e Sergio", commenta ironicamente Fiorello, anticipando l'arrivo di tre comunicati dall'azienda.
I comunicati, tuttavia, non sono certo seri come ci si potrebbe aspettare. Il primo scherza sulla presenza di conduttori senza baffi, definiti troppo simili a Stalin e richiedendone la rimozione immediata. "Il documento è firmato RS... Ma chi sarà mai?", scherza Fiorello.
Il secondo comunicato si dissocia ironicamente da un conduttore alla destra e uno alla sinistra di Fiorello, chiedendo che entrambi siano sempre alla sua destra. "Sempre lui, RS! Ma chi sarà sto RS?", continua il divertito showman.
Infine, arriva il terzo comunicato che ironizza sull'ostentata somiglianza di Fiorello con Massimo D’Alema, richiedendo che assomigli invece a Maurizio Gasparri per garantire la par condicio. "Chi sarà mai RS?!" si chiede ancora Fiorello, tra le risate.
Ma non tutto è solo allegria in questa puntata. Fiorello interviene con un messaggio serio per il pubblico a casa, ricordando l'orrore della guerra e l'importanza di proteggere i bambini. "La guerra è brutta per tutti e tutti perdono. Non ci sono morti di serie A o di serie B, soprattutto quando ci sono di mezzo dei bambini. Questa è la cosa più brutta", afferma con sincerità.
Oltre ai momenti scherzosi, Fiorello si sofferma anche sulle notizie del giorno, prendendosi gioco in modo leggero anche del Vaticano e del caos legato alla Fiducia Supplicans. "Posso darle un consiglio? Vada al Gay Pride, così in un colpo solo li benedice tutti!", suggerisce con ironia al Santo Padre.