Nell'ultima protesta nazionale con i trattori, il movimento autonomo Riscatto Agricolo porta avanti una serie di richieste urgenti rivolte al governo, focalizzandosi su un tavolo tecnico permanente dove possano essere ascoltati come 'uditori'. Questa richiesta rappresenta solo una delle dodici raccolte in un documento presentato al Ministero dell'Agricoltura durante una recente delegazione.
Le richieste spaziano su questioni cruciali, dalla necessità di esenzioni fiscali per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli all'importanza di determinare il valore del costo di produzione. Gli agricoltori chiedono salvaguardie contro la concorrenza sleale, suggerendo un monitoraggio delle pratiche sleali e controlli più rigidi sulle derrate alimentari importate. Inoltre, puntano all'adozione di politiche che favoriscano la tracciabilità del prodotto e trasparenza nell'etichettatura, specialmente per i prodotti italiani.
Un'altra richiesta significativa riguarda la revisione della Pac per promuovere la sostenibilità economica e offrire una visione imprenditoriale a lungo termine. Gli agricoltori chiedono anche interventi per contenere la fauna selvatica e compensare i danni causati.
Nel contesto fiscale, gli agricoltori chiedono il mantenimento delle agevolazioni sui carburanti agricoli e l'esenzione da Irpef e Imu per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli.
Tra le altre richieste figurano la revisione dei metodi di controllo per l'ammissibilità dei terreni a seminativo, agevolazioni nell'accesso al credito, eliminazione degli obblighi di non coltivazione dei terreni, reintroduzione dei voucher agricoli e il riconoscimento dell'ovicaprino nell'ambito della Pac.
Queste richieste riflettono le preoccupazioni e le sfide affrontate dagli agricoltori odierni, che cercano un dialogo aperto e soluzioni concrete per garantire la sostenibilità e la competitività del settore agricolo nazionale.