Alessandra Amoroso a Sanremo: La sua Battaglia contro l'Odio Online
Dalla Colombia a Sanremo, la storia di resilienza dell'artista contro il bullismo virtuale.
In un momento di intima vulnerabilità, Alessandra Amoroso si apre al pubblico nella sala stampa di Sanremo 2024, a poche ore dal suo debutto sul palco con "Fino a Qui". Le sue parole trasudano dolore e forza mentre racconta gli ultimi anni della sua vita, un'epoca segnata da un'implacabile ondata di odio online che l'ha costretta a un esilio emotivo fuori dall'Italia per riprendersi.
"È stato un anno difficile - confessa con voce tremante - mi sono sentita sopraffatta da situazioni che mai avrei pensato di affrontare in 15 anni di carriera. Non ero preparata". L'odio, sotto forma di insulti gravi e minacce di morte, ha spazzato via la sua serenità da un giorno all'altro, costringendola a lottare in solitudine contro un nemico invisibile ma devastante.
Dopo il tour a San Siro, la realtà ha cominciato ad affiorare, e Amoroso si è trovata costretta a confrontarsi con la dura verità della sua situazione. "Mi sono sentita messa all'angolo", ammette, ricordando le notti sul palco in cui doveva mettere da parte il proprio dolore per dar spettacolo. "Ma alla fine ho trovato la forza di non stare bene e di allontanarmi. Ho cercato rifugio in Colombia".
Il suo ritorno è stato segnato da un cammino di guarigione e rinascita. "In quel momento hanno contattato Takagi e Ketra", rivela, "era come se la musica rappresentasse esattamente il mio stato d'animo". Ora, Amoroso si descrive serena e pronta a confrontarsi con la sua storia, senza però rivelarne i dettagli più dolorosi.
"Non conta la caduta, né l'atterraggio", afferma con determinazione, "ma come ci si rialza e cosa si impara da quella caduta". È così che è nata "Fino a Qui", il suo inno alla resilienza e alla rinascita. Sulla gara a Sanremo, Amoroso esprime il suo desiderio per un podio tutto al femminile, ma rimane aperta a qualsiasi risultato. "Scherzo, ma vincere non mi spaventa", conclude con un sorriso deciso.