Taranto: Preside picchiato con calci e pugni da un papà

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La storia raccontata da Cesario al Corriere della Sera è uno spaccato crudele della realtà scolastica: "Una docente aveva chiamato, seguendo il protocollo, la mamma di questa bimba di tre anni per cambiare la biancheria. La signora si è presentata già nervosa, stanca di essere richiamata ripetutamente per questa incombenza". Da qui è nata una discussione, e il preside ha cercato di calmare la situazione, ricordando alla donna che i bambini della scuola materna dovrebbero già essere autonomi.

Il Momento di Tensione

Pochi minuti dopo, è entrato in scena il padre della bambina, raggiungendo l'ufficio della presidenza e aggredendo il dirigente scolastico. "L’uomo mi ha afferrato e gettato a terra, colpendomi con calci e pugni. Mentre ero a terra, anche la signora ha tentato di darmi un calcio e ha urlato 'ora chiamali i carabinieri'. Sono riuscito a scappare, con il maglione strappato dalla violenza dell’uomo. Anche la vice preside ha cercato di intervenire, subendo anch'essa delle percosse".

Un'Analisi Dell'Origine del Problema

Secondo Cesario, episodi del genere accadono perché "i genitori si sentono padroni: pensano di poter entrare e uscire dalla scuola a loro piacimento. A volte penso che la presenza delle forze dell’ordine sarebbe necessaria". Inoltre, spiega il preside, i genitori "non educano. Prendono sempre le difese dei figli".

I sindacati esprimono la loro indignazione: "Ci sentiamo abbandonati, sminuiti nel nostro ruolo e soprattutto indifesi", affermano i docenti dell'istituto, che hanno espresso solidarietà e vicinanza al preside aggredito. "Chiediamo che le istituzioni, a tutti i livelli, aprano una seria riflessione per ripristinare la centralità della funzione sociale della scuola".

Il Richiamo alla Giustizia e alla Responsabilità

Per il sindacato DirigentiScuola, è "inconcepibile che chi è aggredito debba ricorrere alle cure mediche e chi aggredisce rimanga libero, in attesa che la giustizia faccia il suo corso". Il preside Cesario, ferito e amareggiato, commenta: "La scuola è l’anello debole in uno Stato altrettanto debole e destinato al fallimento se le cose non cambiano". Ha dovuto recarsi al Pronto Soccorso per curare le ferite al volto e alla mano. Tutto questo a causa di un'insegnante che ha chiamato la madre di una bambina di tre anni. La donna, tornando con il marito, ha scatenato l'aggressione contro il dirigente.