Alessandro Baricco ha condiviso con Fabio Fazio un intimo racconto sulla sua malattia, descrivendo il suo percorso emotivo e fisico durante l'estate trascorsa in ospedale.
"Come stai?" gli chiede Fazio. "In questo momento... è complicato", risponde Baricco. "Dipende da dove la guardi, diciamo. Alla fine credo che la risposta più onesta sia 'bene'. Sto bene. D’altra parte non sarei qua."
Baricco rivela il suo lungo soggiorno all'ospedale San Raffaele, dove ha sperimentato la fragilità del corpo e la difficoltà di compiere anche gesti semplici come lavarsi i denti. "Ero così debole che non riuscivo nemmeno a muovere lo spazzolino", ricorda. "Mi chiedevo se mai sarei uscito da tutto questo."
Ma ora, anche se il cammino verso il recupero non è ancora completo, Baricco si sente "benissimo anche di rovescio". Racconta con umorismo di farsi la barba e della lentezza implacabile che caratterizza il suo recupero.
Parlando del rapporto con il proprio corpo, Baricco riflette su come mente e corpo abbiano lavorato insieme per tutta la vita. "Il mio corpo è il mio viaggio", afferma. "Se penso a quante cose nella vita è lui che le detta, comincio a pensare davvero che il maestro è lui."
Baricco condivide la sua esperienza con gli attacchi di panico, descrivendoli come una forma di comunicazione del corpo che ha segnato la sua vita. "Gli attacchi di panico sono un certo tipo di umani", osserva. "Anche nella parte positiva, il corpo gioca un ruolo fondamentale nel dirigere il corso delle nostre vite."
Attraverso le sue parole, Baricco trasmette una profonda consapevolezza del legame tra corpo e mente e un profondo rispetto per il suo viaggio personale attraverso la malattia e il recupero.