I Quotidiani Italiani e la loro ossessione per il Fascismo
In Italia, la parola "fascismo" sembra avere un ruolo centrale nei quotidiani di sinistra, creando un'allarme costante di una presunta minaccia. Se un alieno dovesse atterrare oggi e leggere le testate più orientate a sinistra, potrebbe immaginare che l'Italia sia ancora immersa in una dittatura fascista. Questa ossessione giornalistica, amplificata poi dai social network, crea una visione distorta del Paese.
Guardando i numeri, concentrandoci sull'arco temporale da luglio 2023, emergono dati interessanti. Nel quotidiano La Repubblica, il termine "fascismo" è stato utilizzato ben 211 volte in 147 giorni, mentre "fascista" 213 volte e "Mussolini" 136 volte, per un totale di 560 riferimenti al Ventennio, con una media di 3,8 al giorno. Anche La Stampa si colloca in una posizione significativa, con 158 menzioni di "fascismo", 166 di "fascista" e 91 di "Mussolini" in 147 giorni, totalizzando 415 riferimenti con una media di 2,8 al giorno. Il Fatto quotidiano di Marco Travaglio si posiziona al terzo posto con 120 menzioni di "fascismo", 116 di "fascista" e 78 di "Mussolini", per un totale di 314 e una media di 2,1 al giorno. Anche il Domani, pur con numeri più contenuti, contribuisce a questa tendenza con 112 menzioni di "fascismo", 111 di "fascista" e 40 di "Mussolini", per un totale di 263 e una media di 1,7 al giorno.
Questi dati mostrano come i termini legati al fascismo siano ampiamente utilizzati nei quotidiani di sinistra, alimentando un'ossessione che sembra non rispecchiare la realtà attuale dell'Italia. Una riflessione sulla frequenza di tali riferimenti può essere utile per capire il contesto mediatico e il suo impatto sulla percezione della situazione politica nel paese.