Chiara Ferragni: L'Influenza del Caso Pandoro e la Sua Assenza alla Fashion Week di Milano
Chiara Ferragni è stata assente durante la fashion week milanese dedicata alle collezioni maschili, sollevando domande sul futuro dei suoi rapporti con i brand. Tod's, in particolare, ha dichiarato di prendere una decisione coerente, ma ha elogiato la correttezza di Ferragni.
La mancanza di Ferragni nelle prime file delle sfilate e agli eventi glamour è diventata evidente durante l'ultimo giorno della Milano Fashion Week. L'influencer ha preferito trascorrere del tempo con la sua famiglia anziché partecipare alle passerelle, dando origine a speculazioni sulla sua relazione con i brand.
Il segnale della sua possibile esclusione è emerso venerdì scorso, quando non è stata avvistata alla sfilata di Gucci, un brand con cui ha avuto una lunga affiliazione. Questo ha sorpreso molti, considerando la partecipazione della sua famiglia al debutto creativo di Sabato De Sarno, direttore creativo di Gucci, lo scorso settembre.
L'assenza di Ferragni è stata successivamente spiegata attraverso un post su Instagram, in cui annunciava di trascorrere del tempo con la famiglia. La situazione ha alimentato speculazioni sul fatto che diversi brand potrebbero considerare di interrompere le collaborazioni con l'influencer, seguendo l'esempio di Safilo e Coca-Cola.
Chiara Ferragni, brand in fuga. Tod's: Prenderemo una decisione coerente, lei sempre corretta
Diego Della Valle, amministratore delegato del gruppo Tod's e collega di Ferragni nel consiglio di amministrazione, ha commentato il caso giudiziario che coinvolge l'influencer, sottolineando che sarà la magistratura a chiarire la situazione. Della Valle ha elogiato la correttezza e la collaborazione di Ferragni con Tod's, ma ha affermato che il gruppo prenderà una posizione coerente una volta che la magistratura si sarà pronunciata.
Il caso ha attirato l'attenzione internazionale, con il Financial Times che riporta le sfide che Ferragni potrebbe affrontare riguardo alla frode delle torte di beneficenza e il rischio reputazionale per i brand che le sono affiliati. Rupert Younger, direttore del Centre for Corporate Reputation dell'Università di Oxford, sottolinea l'importanza del rischio reputazionale e il motivo per cui alcuni brand potrebbero voler prendere le distanze da Ferragni.