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Attivista Curda in Iran sottoposta a 74 frustate per rifiuto dell'Hijab

attivista curda

In Iran, Roya Heshmati, una coraggiosa attivista curda di 33 anni, ha affrontato una punizione crudele di 74 frustate per aver pubblicato una foto senza l'hijab, il velo obbligatorio. La sua storia è stata condivisa dall'Ong Hengaw per i diritti umani con sede in Norvegia. Roya, originaria del Kurdistan iraniano, si oppone fermamente all'uso forzato dell'hijab.

La giovane, nata a Sanandaj e attualmente residente a Teheran con i genitori, era stata inizialmente condannata a 13 anni e 9 mesi di prigione, ma la pena è stata poi ridotta a una multa e alle 74 frustate, oltre a un divieto di lasciare il Paese per tre anni. Roya è stata arrestata il 21 aprile 2023, trascorrendo 11 giorni di detenzione prima del suo rilascio.

Il 2 gennaio, giornata dedicata alla donna nella Repubblica Islamica, Roya si è presentata con il suo avvocato, Maziar Tataie, per l'esecuzione della sentenza. Nonostante le pressioni, ha rifiutato di indossare l'hijab, affrontando coraggiosamente le conseguenze.

Nel racconto della giornata pubblicato su Instagram, Roya ha sottolineato il suo rifiuto di piegarsi alle richieste di coprire la testa. Rinchiusa in una sorta di camera di tortura medievale, ha subito le frustate dichiarando: "In nome di donna, vita, libertà abbiamo stracciato le vesti della schiavitù."

Il giudice e il boia hanno cercato di convincerla a indossare l'hijab, ma Roya ha resistito, dichiarando che la legge deve seguire il suo corso mentre lei continua la sua lotta per la resistenza.

La storia di Roya Heshmati è un toccante esempio di coraggio contro l'oppressione, una testimonianza della sua determinazione a difendere i diritti umani fondamentali nonostante la crudele punizione inflittale.

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