Le forze speciali dell'esercito israeliano e le forze di sicurezza sono attualmente con gli ostaggi liberati, i quali sono stati sottoposti a un iniziale controllo medico all'interno del territorio israeliano. Questa informazione è stata comunicata congiuntamente dall'esercito e dalle forze di sicurezza. Durante il percorso verso gli ospedali israeliani, gli ostaggi saranno accompagnati dalle truppe dell'IDF. L'IDF ha chiesto al pubblico di dimostrare pazienza e sensibilità, rispettando la privacy degli ostaggi liberati e delle loro famiglie.
Israele ha ufficializzato l'identità dei 13 ostaggi liberati da Hamas, confermando che sono in buone condizioni di salute. Tra di loro ci sono sette bambini e sei adulti. Tra i liberati, Emily Hand, nove anni, era stata rapita durante il massacro dell'7 ottobre e inizialmente considerata morta. Altri liberati includono Maya Regev, 21 anni, prelevata insieme al fratello Itay; Noam e Alma Or, fratello e sorella di 17 e 13 anni; Shiri e Noga Weiss, madre e figlia; Sharon e Noam Avigdori, madre e figlia; Shoshan Haran, 67 anni, fondatrice della Ong Fair Planet; e infine Adi, Yahel e Neveh Shoham, rispettivamente madre, figlio di 8 anni e sorella, rapiti dal Kibbutz Be'eri insieme al resto della famiglia allargata.
Questo secondo rilascio di ostaggi segue il cessate il fuoco con Israele ed è composto principalmente da donne e bambini. Emily Hand, la cui presunta morte aveva commosso il mondo, è tornata a casa, portando speranza dopo il drammatico episodio di rapimento da parte di Hamas.