Hamas : 40 bambini uccisi, alcuni decapitati dai terroristi
Orrore in Medio Oriente: Accuse di Massacro da Parte di Israele e Atrocità a Kfar Aza. Le tragiche notizie provenienti dal conflitto tra Israele e Hamas svelano un volto crudele e insensato, con rapporti indicanti la morte di almeno 40 bambini, vittime di brutali uccisioni e decapitazioni da parte dei terroristi di Hamas. Il generale Itai Veruv dell'esercito israeliano ha descritto la situazione come un "massacro", sottolineando la brutalità senza precedenti delle atrocità scoperte.
Il Kibbutz di Kfar Aza è diventato il palcoscenico di uno dei massacri più scioccanti, con testimonianze dirette affermando la presenza di circa 40 minori tra le vittime. Nicole Zedek di i24News ha riportato dettagli impressionanti: "Si vedono bambini, le loro madri, i loro padri. Nelle loro stanze da letto, nelle stanze dove pensavano di essere al sicuro. Si vede come sono stati uccisi. È qualcosa che pensavamo di poter solo immaginare, dai racconti dei nostri nonni, sui pogrom in Europa. Non pensavamo di poter rivedere certe scene, oggi. Non ho mai visto niente di simile."
Le fonti militari direttamente sul posto hanno fornito ulteriori dettagli, descrivendo corpi privi di testa, uccisi da colpi di arma da fuoco esplosi da vicino o decapitati. Nic Robertson, editore internazionale diplomatico della CNN, ha confermato la gravità della situazione in un video, descrivendo "corpi ovunque: uomini, donne, bambini. Con le mani legate, colpiti da armi da fuoco, fatti oggetti di esecuzioni, decapitati."
L'accesso a Kfar Aza è stato consentito solo tre giorni dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre, mentre le forze israeliane stanno ancora recuperando i corpi delle vittime. L'Organizzazione non governativa Zaka stima che circa 200 persone siano state uccise, con testimonianze di cadaveri lungo le strade e fumo proveniente da abitazioni distrutte.
Le case del kibbutz sono state incendiate, e un soldato italiano ha esortato un cronista di Reuters a raccontare al mondo ciò che ha visto, evidenziando la gravità delle atrocità in corso.