L'Inquietante Attacco di Mauro Renato Morandi all'Immunologo a Roma
Nato nel 1987, Mauro Renato Morandi, un ex pugile e buttafuori, ha scosso l'opinione pubblica il 6 ottobre 2023, aggredendo l'immunologo Francesco Le Foche nel suo studio a Roma. La vittima, Francesco Le Foche, ha rivelato che Morandi, precedentemente trattato per una spondiloscite, è ora paziente psichiatrico, fisicamente robusto, e il motivo dell'aggressione è sorprendente: il medico aveva rifiutato di curare il suo cane, spiegando che non rientrava nelle sue competenze professionali.
Chi è Mauro Renato Morandi, l'uomo che ha aggredito Francesco Le Foche
Secondo Le Foche, Morandi manifestava un'insicura infezione inesistente e, inoltre, faceva uso di anabolizzanti. Contrariamente all'ipotesi iniziale di essere un no vax, Morandi era un individuo con un passato criminale, con precedenti penali per detenzione abusiva di armi, ricettazione, furto, danneggiamento, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Francesco Le Foche ha raccontato a Repubblica che Morandi, nonostante il successo del trattamento per la sua malattia, insisteva da mesi affinché il medico facesse qualcosa per il suo cane. L'animale era già stato seguito da veterinari competenti ma era purtroppo deceduto. Questo evento aveva profondamente colpito Morandi, un individuo disturbato e paranoico, che, secondo il medico, non era sotto controllo terapeutico. La madre di Morandi, una donna rispettabile, spesso lo accompagnava nello studio medico e aveva un ruolo rilevante nella sua vita.
Il 5 ottobre 2023, secondo quanto ricostruito da Le Foche, Morandi si era recato al laboratorio di analisi vicino allo studio del medico, aveva litigato con presenti e aveva anche avuto una discussione accesa in un bar nelle vicinanze. Successivamente, aveva assalito un paziente in sala d'attesa e, infine, aveva fatto irruzione nello studio del dottore, sferrando colpi violenti. La situazione era degenerata al punto che un poliziotto è intervenuto per fermare Morandi, ora accusato di tentato omicidio e detenuto a Regina Coeli.
In un'intervista al Corriere, Le Foche ha raccontato che Morandi, nonostante la sua personalità sopra le righe, era sempre stato gentile con lui fino al giorno precedente all'aggressione. Nonostante l'evidente squilibrio, il medico non aveva mai temuto per la propria sicurezza.
L'episodio ha sollevato interrogativi sulla necessità di un maggior controllo terapeutico per individui con problemi psichiatrici, soprattutto quando combinati con l'uso di sostanze stupefacenti. La vicenda di Mauro Renato Morandi e l'attacco all'immunologo Francesco Le Foche rimangono un tragico esempio di quanto le sfide della salute mentale possano avere conseguenze devastanti.