La giovane è morta nella notte tra domenica e lunedì, dopo che le era stato diagnosticato un angiosarcoma cardiaco nel 2022, un cancro molto aggressivo e raro che colpisce solo due-tre persone ogni anno per milione di abitanti e che ha una prognosi infausta. Nonostante ciò, Sofia aveva deciso di raccontare pubblicamente la sua storia e di fondare un'associazione, "Sofia nel cuore", per raccogliere fondi a favore della ricerca scientifica e per sostenere le persone e le famiglie che si trovano nella sua stessa situazione.
L'associazione ha già raccolto 100mila euro grazie alle donazioni di singoli cittadini, istituzioni e anche le squadre di calcio locali, la Sampdoria e il Genoa, che mettono all'asta le maglie dei giocatori per le attività solidali. Sofia stessa aveva donato i risparmi guadagnati come studentessa lavoratrice per contribuire alla causa. I fondi raccolti saranno devoluti all'Italian Sarcoma Group per sostenere la ricerca e migliorare la cura e la qualità di vita dei pazienti affetti da questa patologia.
Sofia Sacchitelli è stata premiata con la medaglia d'oro dell'ateneo di Genova per il suo altruismo e la sua forza, e i suoi funerali si terranno in forma privata, mentre una messa aperta al pubblico verrà celebrata mercoledì 29 marzo nella chiesa di Santa Teresa del Bambino Gesù e San Pietro Apostolo a Genova Albaro.