Il padre di Miriam Ciobanu uccisa da un ubriaco alla guida : Mi ha chiamato prima di morire
"Non ho sentito lo squillo. Ho sentito Miriam poco prima di mezzanotte, mi ha detto che sarebbe uscita dalla pizzeria e che sarebbe andata a casa di un'amica, dove avrebbe passato la notte. Mi ha detto che sarebbe tornata il giorno dopo, per "l'ora di pranzo", aggiunse l'uomo. Miriam stava tornando a casa nel cuore della notte, dopo una lite con il fidanzato, quando alle 4.30 del mattino, a Paderno del Grappa (Treviso), è stata travolta e uccisa da un'Audi S3 guidata da un suo coetaneo, il Alessandro Giovanardi, 23 anni.
Un impatto violentissimo - avrebbe detto l'automobilista di averlo trovato all'improvviso sulla carreggiata - che non ha lasciato scampo a Ciobanu, uno studente universitario. Nello schianto, è atterrata prima sul cofano, poi sul parabrezza, fracassandolo e venendo catapultata molti metri in avanti. Quando sono arrivati medici, hanno potuto solo confermare la sua morte. Ferito e in stato di shock, il giovane pilota dell'Audi è stato portato in ospedale per le prime cure e per verificare il suo stato psico-fisico. È risultato positivo all'alcol, a un tasso molto più alto di quello consentito, e alle droghe.
Tornava a casa a San Zenone (Treviso) dopo aver trascorso la serata ad una festa, è stato con l'accusa di omicidio stradale aggravato. I testimoni che vivono vicino al luogo dell'incidente, svegliati dall'incidente, hanno detto di aver sentito le lacrime del ragazzo. Gli inquirenti stanno ovviamente anche esaminando la velocità con cui procedeva la potente Audi S3, in direzione di Paderno. Secondo quanto finora accertato, la ragazza, appassionata di libri e viaggi, aveva trascorso parte della notte a casa del fidanzato. Poi tra i due è scoppiata una forte lite, e così Miriam ha deciso di andarsene, camminando verso casa lungo la strada provinciale 20. Nata a Tolmezzo da genitori di origine rumena, ora separati, la giovane viveva con il padre, a Fonte, in provincia di Treviso.