di luigia.iarlori@ di domenica 31 ottobre 2021

Dieta per la malattia di Crohn: bevande, spezie, vitamine e supplementi

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Bevande.

Per via delle particolari caratteristiche della malattia di Crohn è sempre bene evitare di assumere molti liquidi. La migliore bevanda da scegliere è l’acqua naturale che favorisce una buona idratazione. Nella diarrea cronica, il rischio maggiore è sicuramente la disidratazione.

Bevande da evitare o limitare:

  • caffè
  • tè nero
  • soda (bevanda analcolica gassata)
  • vino, liquori e birra

Bevande da provare:

  • acqua
  • acqua frizzante (se tollerata)
  • tisane alle erbe senza caffeina

Le bevande con caffeina come il caffè. il tè e la soda possono favorire la diarrea. L’alcol può avere lo stesso effetto. La soda e l’acqua gassata possono aumentare la produzione di gas in alcune persone.

Quando è difficile rinunciare alle bevande con caffeina o ad un bicchiere di vino, la parola chiave è moderazione, inoltre consumarle insieme ad un bicchiere di acqua aiuterà a ridurre al minimo i potenziali effetti negativi.

Spezie.

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I cibi piccanti possono avere un’azione irritante e a volte peggiorano i sintomi in alcune persone. La principale regola da seguire è evitare qualsiasi alimento piccante. La curcuma, dal sapore leggermente piccante, al contrario ha dimostrato, in alcuni studi preliminari, di minimizzare le riacutizzazioni nella malattia di Crohn.

Quali spezie evitare o limitare:

  • pepe nero
  • pepe di cayenna
  • peperoncino in polvere
  • pimento (pepe di Giamaica)
  • peperoncino Jalapeno
  • aglio
  • cipolla rossa, gialla o viola
  • paprika
  • wasabi

Spezie da provare:

  • curcuma
  • zenzero
  • erba cipollina o cipolle verdi
  • cumino
  • scorza di limone
  • erbe aromatiche
  • senape

Vitamine e integratori.

Secondo la Mayo Clinic, gli integratori multivitaminici rappresentano la scelta migliore per la malattia di Crohn, poichè in grado di prevenire la malnutrizione, causata dall'incapacità dell’intestino tenue di assorbire correttamente i nutrienti provenienti dagli alimenti.

Quando la dieta è limitata per via delle riacutizzazioni, gli integratori multivitaminici con minerali aiutano a ristabilire le carenze dei nutrienti. Gli integratori di calcio sono importanti, soprattutto se, il consumo di latticini è limitato.

In base al grado della malattia, allo stato d’infiammazione, la tipologia di farmaci assunti e eventuali resezioni, le carenze nutrizionali più comuni sono a carico di folati, vitamina B12, vitamina D, vitamine liposolubili (A,D.E,K).

Prima di assumere integratori consultare il medico o il dietista per evitare dosi eccessive e interazioni farmacologiche.

Prospettive e altre considerazioni dietetiche.

La dieta può aiutare a prevenire le riacutizzazioni della malattia di Crohn. Gli alimenti e le bevande incidono in modo diverso nelle persone affette, alcuni cibi potrebbero causare riacutizzazioni in alcuni ma non in altri.

In generale, i cibi responsabili dei sintomi, se conosciuti, dovrebbero essere evitati completamente.

Quando si pensa che l’alimento peggiora i sintomi occorre provare ad eliminarlo dalla dieta e osservare se c’è un miglioramento, successivamente dovrà essere reinserito nel piano alimentare e se i sintomi ricompaiono probabilmente sarà necessario eliminarlo completamente.

I pasti piccoli e frequenti possono ridurre l’eccessivo lavoro sull'apparato digerente.

Le nuove aree di ricerca includono:

  • l’uso dei probiotici
  • l’assunzione di acidi grassi omega 3 da olio di pesce o da semi di lino
  • il pesce
  • i cibi ricchi di fibre come lo Psillio che non viene digerito fino al colon
  • i trigliceridi a media catena presenti nella noce di cocco
  • l’intolleranza al glutine
  • la dieta a basso contenuto di FODMAP
  • la dieta enterale ricca di fibre

Non solo gli alimenti possono peggiorare i sintomi, le modalità di preparazione e di produzione a volte possono fare la differenza. I cibi fritti e gli alimenti grassi sono comunemente responsabili delle riacutizzazioni, la cottura al vapore o alla griglia sono da preferire.

La malattia di Crohn rende difficile la digestione dei grassi peggiorando la diarrea e gli altri sintomi.

Il ruolo della dieta nella gestione complessiva della malattia di Crohn è molto importante. La malattia multifattoriale e complessa richiede spesso diversi interventi di supporto non solo la gestione nutrizionale. Solo alcune ricerche indicato la dieta come unica soluzione secondo la Fondazione Americana sulla Malattia di Crohn e Colite Ulcerosa (CCFA).

La dieta può prevenire o alleviare i sintomi, ma evitare, limitare o provare alcuni cibi spesso non è sufficiente nella gestione dell’infiammazione e delle lesioni che causano i sintomi.

Durante il trattamento e nei periodi successivi, il medico andrà man mano a riconoscere la modifica dei sintomi e la consulenza nutrizionale migliorerà l’efficacia dei farmaci e la qualità della vita in generale.

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