Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, ha inviato una diffida ufficiale a Giuseppe Conte, leader del partito, per ribadire l'impossibilità di discutere o modificare i principi fondamentali del M5S. Grillo ha specificato che non è consentito aprire un confronto deliberativo tra gli iscritti su temi come il nome, il simbolo del Movimento e la regola del doppio mandato, punti chiave del M5S sin dalla sua fondazione.
Grillo ha chiarito che questi valori rappresentano la base essenziale del Movimento e sono imprescindibili per il suo futuro. Inoltre, ha ricordato che qualsiasi consultazione che tentasse di rivedere questi principi violerebbe la sua visione originaria, condivisa con Gianroberto Casaleggio. Grillo ha aggiunto che non accetterà modifiche né su questi temi né su eventuali altri punti che risultassero contrari ai valori fondativi del M5S.
Nel messaggio, il fondatore ha avvertito che, se tali tentativi fossero portati avanti, sarebbe costretto a utilizzare tutti i suoi poteri come garante del Movimento per bloccare qualsiasi cambiamento. Grillo ha citato l'articolo 12 dello Statuto del M5S, che gli conferisce la responsabilità di custodire i valori fondamentali e interpretare in modo insindacabile le previsioni statutarie. Il contrasto con Conte si inserisce nel contesto della preparazione dell'Assemblea costituente del Movimento, prevista per ottobre, durante la quale potrebbero emergere proposte di cambiamento che Grillo intende fermamente impedire.
Fonti vicine al Movimento riferiscono che questa diffida ha esacerbato le tensioni già presenti tra i due leader, con il rischio di una potenziale scissione interna.