Secondo i meteorologi, un'onda di freddo polare che attualmente si fa sentire in Italia sarà seguita nei prossimi giorni da un anticipato arrivo di primavera su tutto il territorio nazionale. Tale "inversione termica" potrebbe, secondo le previsioni del virologo Fabrizio Pregliasco dell'Università Statale di Milano, favorire l'incremento dei cosiddetti "virus cugini", contribuendo a rallentare la discesa della curva delle sindromi simil-influenzali monitorata dalla sorveglianza RespiVirNet e di conseguenza prolungando la stagione degli afflitti da malanni invernali.
Pregliasco spiega che, se da un lato si prevede una diminuzione dei casi di Influenza "classica" a causa delle temperature più miti, l'oscillazione termica avrà come effetto un aumento dei contagi da virus correlati. Inoltre, il totale delle sindromi respiratorie, che recentemente ha superato gli 800mila casi secondo l'ultimo bollettino settimanale diffuso dall'Istituto Superiore di Sanità, potrebbe rallentare la sua discesa, prolungando così la conclusione della stagione influenzale.