Don Enzo riflette sul potere distruttivo delle parole, sottolineando che nel mondo odierno, purtroppo, siamo spesso veloci a giudicare senza conoscere. Esprime preoccupazione per l'odio online e suggerisce la necessità di regolamentare tali comportamenti. Tuttavia, dubita che dopo il caso di Giovanna Pedretti si vedranno cambiamenti significativi, citando l'apparente resistenza a regolamentare la libertà di espressione.
Il parroco enfatizza la necessità di connettere le parole al rispetto, suggerendo che le persone potrebbero riversare la loro cattiveria online a causa di una profonda insoddisfazione personale. Non si illude che ferire gli altri porti felicità e condivide il ricordo positivo di Giovanna come una persona generosa e impegnata in iniziative solidali, come la 'pizza sospesa', molto apprezzate dalla comunità.
Don Enzo conclude augurando tranquillità e serenità ai familiari di Giovanna, evidenziando la solidarietà della città nei confronti della famiglia.