Ancona, Mattia Rossetti pugnala a morte l’amico Michele Martedì per una ragazza

di Francesco Oliva - mercoledì 9 dicembre 2020

L'ombra dell'angoscia psichiatrica si estende al delitto ad Ancona, dove ieri il parrucchiere Michele Martedì, 26 anni, è stato pugnalato a morte dall'amico Mattia Rossetti, che ha espresso tutto il suo odio per la vittima in un racconto . pubblicato su Instagram poco prima. Rossetti accusa la vittima di aver provocato la morte del leader dei Linkin 'Park, suicidatosi nel 2017 - si riferisce a una ragazza.

"Mi piaceva una ragazza, non faccio il nome che poi ho scoperto che era stata anche con lui, nonostante il suo negare. Martedì ha sfruttato le mie paranoie per rovinarmi la storia, solo perché mi ero fatto mezzo pezzo di cocaina. Bravo Michele Martedì che insieme a lei mi facevano le robe davanti agli occhi, bello ciò che hai fatto". Poco dopo aver pubblicato questo video, ha aggredito l'amico da dietro, colpendolo ripetutamente con un coltello. Secondo una prima analisi forense, ci sono almeno nove colpi inferti tra il petto, il fianco e l'avambraccio. Erano amici da quando condividevano un banco di scuola al liceo.

Ma la storia della ragazza sarebbe stata completamente inventata: "Non è mai esistita". In un primo momento, infatti, la polizia aveva ipotizzato un movente passionale, proprio in virtù dell'episodio riguardante 'una ragazza' citata dall'assassino nel video. Un'ipotesi che verrà ora approfondita. Sebbene non fosse possibile, dal video sconclusionato, prevedere l'intento omicida di Rossetti (non c'erano minacce, solo insulti, maledizioni e deliri), le condizioni di instabilità di Rossetti si sarebbero già manifestate, facendo temere a Michele Martedì che lo avrebbe attaccato. "Lui chiama mia madre lamentandosi che gli voglio mettere le mani addosso – dice ancora il killer nel video – le dice di essere preoccupato e di farmi curare. È un infame".


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